CARISMA SALESIANO
diventare esperti di accompagnamento
Citando le parole di Suor Leslie Sandigo (delegata delle Figlie di Maria Ausiliatrice per i salesiani cooperatori) il carisma salesiano consiste nel diventare esperti di accompagnamento. Il salesiano ha il compito di trasmettere lo stesso carisma che ha vissuto Don Bosco: accompagnare e lasciarsi accompagnare. Per riuscire ad accompagnare infatti bisogna prima essere stati accompagnati. Se non viviamo questa esperienza non la possiamo trasmettere agli altri. Bisogna porsi la domanda: come stiamo accompagnando i giovani perché raggiungano la loro vocazione? Il salesiano deve essere esperto in questo, tutta la sua vita è per i giovani. Poniamoci la domanda: i giovani sentono che accanto a loro c’è un adulto che li accompagna?
Il compito che viene delegato ai salesiani è l’animazione, il gioco, la festa, la dinamica. Don Bosco però usava il gioco come ponte per portare i giovani a Dio. Li invitava al catechismo, la messa, la preghiera, i sacramenti. A volte “lasciamo il nostro compito a metà”, mentre i giovani devono uscire dall’esperienza con un progetto di vita.
L’accompagnamento è un’arte e una sfida. Dobbiamo imparare come si fa ad essere accanto all’altro, senza invaderlo, senza mettermi nel “suo essere”, perché quello va rispettato. L’altro deve sentire che sono presente, non solo con le parole, ma anche con i gesti e con lo sguardo, fare capire che “io sono con te”, manifestare il desiderio di ascolto, centrarsi su quella persona: “tu sei importante per me, tutto il mio tempo è per te in questo momento, sai che puoi parlarmi”. L’altro può essere ripiegato in se stesso, triste, ed io lo accolgo con la sua debolezza, con il suo dolore, con le sue tribolazioni. E’ in quel momento che dobbiamo essere presenti con l’atro, sia con i giovani che con i fratelli del centro in cui operiamo.
E’ importante lasciarsi accompagnare, perché se sperimentiamo noi stessi un accompagnamento spirituale poi possiamo accompagnare l’altro. Nessuno può dare quello che non ha perché non lo ha vissuto. Nell’accompagnamento il fine ultimo è portare l’altro verso Dio, aiutarlo a fare un percorso di santità, aiutarlo a leggere il progetto di Dio nella sua vita. Bisogna mettere le basi su chi è Dio e presentarlo ai giovani. Non è scontato che questo avvenga nella famiglia.
I salesiani sono tutti responsabili nell’accompagnare, favoriscono un ambiente familiare, un dialogo costante, con l’accompagnamento personale e con l’esperienza di gruppo aiutano a percepire la presenza di Dio. Si impegnano ad aiutare i giovani a maturare una progettualità di vita con, l’accompagnamento, per testimoniare la loro presenza cristiana e salesiana nella chiesa e nella società. Aiutano ad arrivare a comprendere e vivere il progetto di vita che Dio ha pensato e sognato per ogni persona. Il salesiano porta il giovane a realizzare la santità secondo il carisma salesiano, ovvero, non fuori dalla realtà, ma nel quotidiano che si concretizza nella giornata, in quello che faccio, che dico e che vivo.
La santità salesiana, come dice San Domenico Savio, consiste nello stare molto allegri, e come dice Santa Maria Domenica Mazzarello, nel compiere le cose a tempo e luogo. Bisogna presentare in modo chiaro ai giovani il progetto e la meta. Il nostro apostolato è una palestra di santità, perché diversamente faccio perder tempo con delle proposte che sono anche belle ma superficiali. Mi metto accanto all’altro per dire: Dio ti vuole bene, Dio ti ama, stai su, alza lo sguardo, il tuo progetto è più grande, è arrivare al cuore di Dio. San Francesco di Sales diceva che nel cammino di santità il metodo per riformare qualcuno è iniziare dal di dentro e poi l’esterno cambia di conseguenza. Se ho Dio nel cuore posso trasmetterlo.
*
Analogamente, possiamo affermare che il terapeuta che desidera utilizzare il modello psicospirituale, nell’utilizzare le proprie strategie e tecniche, peculiari del suo background formativo, non perde di vista l’importanza di accompagnare la persona nella ricerca dei suoi personali valori di vita, quelli che possono dare un senso al suo esistere e una sua piena realizzazione, nonostante tutte le difficoltà che la vita stessa ed il processo di crescita interiore inevitabilmente comporta.